Il mio racconto, dal cuore
«Siamo sempre stati inseparabili.» Gli amici scherzavano dicendo che era impossibile vederci separati. Noi amavamo la montagna, le passeggiate lunghe, le albe con il vento fresco sul viso.
Dopo i 45 anni però, mio marito ha iniziato ad avere dolori alle ginocchia. All’inizio pensavamo che fosse passeggero. Ha smesso di correre la mattina, poi ha cominciato a rifiutare le nostre uscite. «Vai tu», mi diceva, cercando di sorridere. Ma nei suoi occhi leggevo la fatica.
Le nostre giornate attive sono state sostituite da serate davanti alla televisione. Mio marito diventava irrequieto, gli mancava quell’energia che lo rendeva unico. Ogni volta che lo guardavo pensavo: «Come mi sei mancato, davvero tu…»
Abbiamo provato di tutto: creme, impacchi alle erbe fatti in casa, perfino sacchetti di piselli surgelati usati come ghiaccio. Tutto dava un sollievo momentaneo. Lui ha iniziato a credere che «sarebbe stato per sempre così» e io mi sentivo impotente.
Ogni sera scrivevo sul mio diario: «Non può finire così, devo trovare qualcosa che funzioni.» Passavo ore sui forum delle donne della nostra età, leggevo testimonianze, cercavo studi. Più cercavo, più mi rendevo conto che ogni corpo reagisce a modo suo, ma la speranza non mi ha mai abbandonata.
Un giorno, durante una visita dal nostro medico, ho sentito un consiglio: «Provate Caldelixir. È una crema riscaldante a base di arnica e harpagofito. Molti pazienti sentono sollievo già dopo pochi giorni.»
Ho ordinato la crema lo stesso giorno. Dopo una settimana ho notato che si muoveva meglio. Dopo due settimane camminavamo di nuovo nel parco. Dopo un mese mi ha detto: «Perché non torniamo in montagna?»
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